Teodoro
rappresenta quelle persone che si interessano della missione e della Chiesa in
Cina, pongono delle domande e esprimono opinioni al riguardo. Questo Blog ha
pensato di scegliere un tema per volta per aprire un dialogo.
Le
persone che pongono questioni sono considerate un dono di Dio e perciò le
denominiamo con il nome fittizio di “Teodoro”.
Alle
persone che risponderanno alle domande, daremo il nome di “Guangqi”
(letteralmente “lume rivelante”). E’ un nome che ci ricorda il Servo di Dio
Paolo Xu Guangqi, Cattolico Laico Cinese (1562-1633), a cui rivolgiamo le
nostre preghiere, perché attraverso la sua intercessione il Signore voglia
concederci le grazie di cui abbiamo bisogno, e così affrettare il giorno della
sua beatificazione.
Si
spera che quanto riportato nel “dialogo con Teodoro” sia veramente “lume
rivelante”.
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034
Papa Francesco celebra la Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina
II
Giovedì
20130606
Caro
Teodoro
La Pace
del Signore sia sempre con te!
Alle 7
del mattino del 24 maggio, Papa Francesco ha celebrato la messa nella cappella
di Santa Marta, pregando particolarmente per la Chiesa in Cina. Ha invitato
tutti i partecipanti a pregare “per il
nobile popolo cinese” all’inizio della liturgia. Una ventina di persone tra
sacerdoti, religiose, seminaristi e laici cinesi, guidati da S. Ecc. mons. Savio Hon Tai-Fai,
segretario della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, hanno
partecipato alla Messa insieme con i membri del Pontificio Consiglio della Comunicazione Sociale, guidati
dall’arcivescovo mons. Claudio Maria Celli.
Papa
Francesco ha espresso due pensieri circa la Chiesa in Cina nell’omelia, senza riferirsi
esplicitamente ad essa.
Il primo
espresso on queste parole: “Sopportare con pazienza”, per
incoraggiare tutti a “sopportare, che consiste nell’ “accettare la difficoltà e
portarla su, con forza, perché la difficoltà non ci abbassi. Portare su con
forza: questa è una virtù cristiana. San Paolo ne parla molte volte”. Seondo
pensiero è: “vincere con amore”. “Si può
vincere per tante strade, ma la grazia che noi chiediamo oggi è la grazia della
vittoria con l'amore, per mezzo dell'amore. E questo non è facile. Quando noi
abbiamo nemici dall’esterno che ci fanno soffrire tanto, non è facile vincere
con l'amore. Ci viene l’istinto di vendicarci, di reagire contro di lui ...
L'amore è quella mitezza che Gesù ci ha insegnato. E quella è la vittoria!
L'apostolo Giovanni ci dice, nella sua prima Lettera: 'Questa è la nostra
vittoria: la nostra fede'. La nostra fede è proprio questo credere in Gesù che
ci ha insegnato l'amore e ci ha insegnato ad amare tutti. E la prova che noi
siamo nell'amore è quando noi preghiamo per i nostri nemici”.
Dall’omelia del Papa abbiamo compreso che la grazia di Dio è la nostra
forza interiore, la sola in grado di purificarsi quotidianamente; e che
“sopportando con pazienza” e “vincendo con amore” ci trasforma in sacro tempio
di Dio, perché Dio possa abitare sempre in
noi e svolgere liberamente la sua opera salvifica. Solo quando abbandoniamo
completamente noi stessi per collaborare con il disegno che Dio ha per ognuno di noi, possiamo diventare cristiani
autentici.
Prima
di lasciare la cappella di Santa Marta, il gruppo cinese ha cantato l’ Ave
Maria davanti alla statua della Madonna.
Noi cristiani dobbiamo capire sempre quanto sia importante per la
nostra salvezza la devozione mariana e l’imitazione di Maria. Maria infatti
assomma in se stessa tutte le virtù dei santi. Come dice S. Bernardo, Maria
possiede la fede del Padre, lo spirito dei profeti, la devozione degli
apostoli, la perseveranza nel martirio, la purezza della sposa, la benedizione
dello sposo e il candore degli angeli.
Dopo la messa, mons. Savio ha commentato: “con
questa celebrazione Papa Francesco ha voluto proseguire nello spirito della Lettera
ai cattolici cinesi di Benedetto XVI, per pascere la Chiesa in Cina. Inoltre, la
liturgia della messa è stata quella di Maria ausiliatrice. Come indicata nella
Lettera, il Papa ha pregato insieme con i fratelli e sorelle cinesi per la
Chiesa in Cina. In modo particolare nella preghiera dei fedeli ha voluto
ricordare il popolo cinese. Qui avvertiamo l’affetto particolare che il Papa ha
per la Chiesa in Cina e per il popolo
cinese. Pregando insieme con noi, rappresentanti dei sacerdoti, religiose,
seminaristi e laici cinesi, il Papa ha dimostrato la vicinanza del suo cuore
con noi”.
Infine,
Papa ha salutato singolarmente i presenti. I sacerdoti, religiose, seminaristi
e laici hanno salutato il Santo Padre, esprimendoGli la fedeltà e l’ amore filiale dei cattolici
cinesi, chiedendoGli di pregare per la
Chiesa in Cina. Inoltre hanno scambiato la mozzetta con il Papa e Gli hanno
offerto una statua della Madonna di Sheshan. Papa Francesco è restato visibilmente commosso,
e con gioia ha detto: “ne ho una nella stanza”. E’ quella un regalo che il card. Hohn Tong vescovo di HongKong, fece al
Papa subito dopo la sua elezione..
Preghiamo
per la chiesa in Cina tutti giorni, in particolare per la sua comunione e
unità, seguendo le orme della Madonna.
Che la Chiesa in Cina sia costantemente alla sequela di Cristo, viva in Cristo, offra tutti noi a Dio,
abbandoni se stessa, manifesti tutti i giorni la sua fedeltà a Cristo e al
successore di Pietro.
Con la
mia preghiera e i miei migliori auguri, nell’Amore del Signore.
Guang
Qi