Teodoro
rappresenta quelle persone che si interessano della missione e della Chiesa in
Cina, pongono delle domande e esprimono opinioni al riguardo. Questo Blog ha
pensato di scegliere un tema per volta per aprire un dialogo.
Le
persone che pongono questioni sono considerate un dono di Dio e perciò le
denominiamo con il nome fittizio di “Teodoro”.
Alle
persone che risponderanno alle domande, daremo il nome di “Guangqi”
(letteralmente “lume rivelante”). E’ un nome che ci ricorda il Servo di Dio
Paolo Xu Guangqi, Cattolico Laico Cinese (1562-1633), a cui rivolgiamo le
nostre preghiere, perché attraverso la sua intercessione il Signore voglia
concederci le grazie di cui abbiamo bisogno, e così affrettare il giorno della
sua beatificazione.
Si
spera che quanto riportato nel “dialogo con Teodoro” sia veramente “lume
rivelante”.
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040 Beato Papa Giovanni XXIII
Lunedì
20131014
Caro
Teodoro
La Pace
del Signore sia sempre con te!
Nella
sua conferenza stampa fatto sul volo di rientro a Roma dal Brasile, Papa
Francesco aveva lodato questi due compianti Papi. Dopo la seconda guerra
mondiale, hanno dato tantissimi contributi al mondo. A quanto pare, la
procedura della verifica del secondo miracolo necessario per la canonizzazione
del Papa Giovanni XXIII non è ancora compiuta. Quindi Papa Francesco, volendo
una canonizzazione congiunta per i due, ha dato la dispensa dalla condizione
del “secondo miracolo”.
In
realtà, dopo la guerra mondiale, il Beato Giovanni XXIII ha svolto un ruolo
profetico importante. Ed è per tre ragioni: la prima è la costruzione della
pace del mondo; la seconda, la promozione del dialogo; la terza, la missione evangelizzatrice.
Tutti i
popoli del mondo, dilaniati e feriti dalla guerra mondiale, avevano bisogno di risollevarsi dalla miseria. Esisteva già
l’organizzazione mondiale per promuovere l’educazione e fornire derrate
alimentari alla gente affamata. In primo luogo, Papa Roncalli comprese che
l’educazione ed il cibo erano importanti, ma la priorità restava il fondamento
per la costruzione della pace, promuovendo rispetto, fiducia, protezione e
amore tra gli uomini. E’ impegno urgente ed inderogabile, cui la Chiesa non può
venire meno. In secondo luogo, a causa delle divergenze culturali e religiose, era
necessario avviare un dialogo a tutti i livelli, per eliminare i pregiudizi eventuali e
instaurare un clima di tolleranza e di perdono. In terzo luogo, la Chiesa tutta doveva impegnarsi
nelle attività di evangelizzazione in
modo che le genti possano conoscere e amare Cristo, il Salvatore di tutti, e
possano accettarsi a vicenda con il suo amore.
Con queste tre convinzioni: pace, dialogo ed
evangelizzazione, Papa Giovanni XXIII aprì il Concilio Vaticano II. Il beato Giovanni
Paolo II ha portato avanti questa missione prospettata dal Concilio ed ha
portato come missionario itinerante il Vangelo di Cristo e la volontà della
Chiesa in tutto il mondo.
Con la
mia preghiera e i miei migliori auguri, nell’Amore del Signore.
Guang
Qi
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