giovedì 6 giugno 2013

Dialogo con Teodoro

Teodoro rappresenta quelle persone che si interessano della missione e della Chiesa in Cina, pongono delle domande e esprimono opinioni al riguardo. Questo Blog ha pensato di scegliere un tema per volta per aprire un dialogo.

Le persone che pongono questioni sono considerate un dono di Dio e perciò le denominiamo con il nome fittizio di “Teodoro”.

Alle persone che risponderanno alle domande, daremo il nome di “Guangqi” (letteralmente “lume rivelante”). E’ un nome che ci ricorda il Servo di Dio Paolo Xu Guangqi, Cattolico Laico Cinese (1562-1633), a cui rivolgiamo le nostre preghiere, perché attraverso la sua intercessione il Signore voglia concederci le grazie di cui abbiamo bisogno, e così affrettare il giorno della sua beatificazione.

Si spera che quanto riportato nel “dialogo con Teodoro” sia veramente “lume rivelante”.

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034 Papa Francesco celebra la Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina II

Giovedì 20130606

Caro Teodoro

La Pace del Signore sia sempre con te!

Alle 7 del mattino del 24 maggio, Papa Francesco ha celebrato la messa nella cappella di Santa Marta, pregando particolarmente per la Chiesa in Cina. Ha invitato tutti i partecipanti a pregare  “per il nobile popolo cinese” all’inizio della liturgia. Una ventina di persone tra sacerdoti, religiose, seminaristi e laici cinesi,  guidati da S. Ecc. mons. Savio Hon Tai-Fai, segretario della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, hanno partecipato alla Messa insieme con i membri del Pontificio Consiglio della  Comunicazione Sociale, guidati dall’arcivescovo mons. Claudio Maria Celli.

Papa Francesco ha espresso due pensieri circa la Chiesa in Cina nell’omelia, senza riferirsi esplicitamente ad essa.

Il primo espresso on queste parole: “Sopportare con pazienza”, per incoraggiare tutti a “sopportare, che consiste nell’ “accettare la difficoltà e portarla su, con forza, perché la difficoltà non ci abbassi. Portare su con forza: questa è una virtù cristiana. San Paolo ne parla molte volte”. Seondo pensiero è:  “vincere con amore”. “Si può vincere per tante strade, ma la grazia che noi chiediamo oggi è la grazia della vittoria con l'amore, per mezzo dell'amore. E questo non è facile. Quando noi abbiamo nemici dall’esterno che ci fanno soffrire tanto, non è facile vincere con l'amore. Ci viene l’istinto di vendicarci, di reagire contro di lui ... L'amore è quella mitezza che Gesù ci ha insegnato. E quella è la vittoria! L'apostolo Giovanni ci dice, nella sua prima Lettera: 'Questa è la nostra vittoria: la nostra fede'. La nostra fede è proprio questo credere in Gesù che ci ha insegnato l'amore e ci ha insegnato ad amare tutti. E la prova che noi siamo nell'amore è quando noi preghiamo per i nostri nemici”.

Dall’omelia del Papa abbiamo compreso che la grazia di Dio è  la nostra  forza interiore, la sola in grado di purificarsi quotidianamente; e che “sopportando con pazienza” e “vincendo con amore” ci trasforma in sacro tempio di Dio,  perché Dio possa abitare sempre in noi e svolgere liberamente la sua opera salvifica. Solo quando abbandoniamo completamente noi stessi per collaborare con il disegno che Dio ha  per ognuno di noi, possiamo diventare cristiani autentici.  

Prima di lasciare la cappella di Santa Marta, il gruppo cinese ha cantato l’ Ave Maria davanti alla statua della Madonna.

Noi cristiani dobbiamo capire sempre quanto sia importante per la nostra salvezza la devozione mariana e l’imitazione di Maria. Maria infatti assomma in se stessa tutte le virtù dei santi. Come dice S. Bernardo, Maria possiede la fede del Padre, lo spirito dei profeti, la devozione degli apostoli, la perseveranza nel martirio, la purezza della sposa, la benedizione dello sposo e il candore degli angeli. 

Dopo la messa, mons. Savio ha commentato: “con questa celebrazione Papa Francesco ha voluto proseguire nello spirito della Lettera ai cattolici cinesi di Benedetto XVI,  per pascere la Chiesa in Cina. Inoltre, la liturgia della messa è stata quella di  Maria ausiliatrice. Come indicata nella Lettera, il Papa ha pregato insieme con i fratelli e sorelle cinesi per la Chiesa in Cina. In modo particolare nella preghiera dei fedeli ha voluto ricordare il popolo cinese. Qui avvertiamo l’affetto particolare che il Papa ha  per la Chiesa in Cina e per il popolo cinese. Pregando insieme con noi, rappresentanti dei sacerdoti, religiose, seminaristi e laici cinesi, il Papa ha dimostrato la vicinanza del suo cuore con noi”. 

Infine, Papa ha salutato singolarmente i presenti. I sacerdoti, religiose, seminaristi e laici hanno salutato il Santo Padre,  esprimendoGli  la fedeltà e l’ amore filiale dei cattolici cinesi,  chiedendoGli di pregare per la Chiesa in Cina. Inoltre hanno scambiato la mozzetta con il Papa e Gli hanno offerto una statua della Madonna di Sheshan.  Papa Francesco è restato visibilmente commosso, e con gioia ha detto: “ne ho una nella stanza”. E’ quella un regalo che il  card. Hohn Tong vescovo di HongKong, fece al Papa subito dopo la sua elezione..

Preghiamo per la chiesa in Cina tutti giorni, in particolare per la sua comunione e unità,  seguendo le orme della Madonna. Che la Chiesa in Cina sia costantemente alla sequela di Cristo,  viva in Cristo, offra tutti noi a Dio, abbandoni se stessa, manifesti tutti i giorni la sua fedeltà a Cristo e al successore di Pietro.

Con la mia preghiera e i miei migliori auguri, nell’Amore del Signore.

Guang Qi

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