Teodoro rappresenta quelle persone che si interessano della missione e della Chiesa in Cina, pongono delle domande e esprimono opinioni al riguardo. Questo Blog ha pensato di scegliere un tema per volta per aprire un dialogo.
Le persone che pongono questioni sono considerate un dono di Dio e perciò le denominiamo con il nome fittizio di “Teodoro”.
Alle persone che risponderanno alle domande, daremo il nome di “Guangqi” (letteralmente “lume rivelante”). E’ un nome che ci ricorda il Servo di Dio Paolo Xu Guangqi, Cattolico Laico Cinese (1562-1633), a cui rivolgiamo le nostre preghiere, perché attraverso la sua intercessione il Signore voglia concederci le grazie di cui abbiamo bisogno, e così affrettare il giorno della sua beatificazione.
Si spera che quanto riportato nel “dialogo con Teodoro” sia veramente “lume rivelante”.
------------------------------------------------------------
007 C’è conflitto tra la legge della Chiesa e la legge dello Stato? 28/02/2012
Quang Qi!
La grazia di Dio sia sempre più abbondante!
Sono molto inquieto nel profondo del mio cuore! La supplico di pregare per me!
Perché questa inquietudine? Perché ho appena letto l’ultimo numero della rivista bimestrale dell’Associazione Patriottica “Catholic Church in China”, dove ci sono tanti articoli che difendono “l’autoelezione e l’autoconsacrazione” dei Vescovi, affermando che “l’indipendenza e l’amministrazione democratica della Chiesa” sono le “linee fondamentali” dell’evangelizzazione della Chiesa in Cina continente. Dicono anche che la legge dello Stato e la legge della Chiesa sono le regole che gestiscono due società diverse, due sistemi diversi. Ciò che appartiene alla società secolare, all’ordine sociale, è sotto il potere della legge dello Stato, mentre la legge della Chiesa è soprannaturale e non deve ingerirsi nel potere amministrativo dello Stato.
Ma la nostra Chiesa non è forse il segno visibile della presenza del Regno dei Cieli nel tempo e nello spazio della storia?
Anche la nostra Chiesa è un’organizzazione visibile. È stato Gesù ad affidarla a Pietro e agli altri Apostoli per governarla. Il Papa è il successore di Pietro, i Vescovi sono i successori degli altri Apostoli. Secondo il Codice di Diritto Canonico, i Vescovi devono essere nominati dal Papa. Tanti paesi che non hanno rapporti diplomatici con la Santa Sede, rispettano tuttavia il diritto del Papa di nominare i Vescovi, considerandolo elemento essenziale della libertà religiosa. In altre parole, se la Cina consente che la Chiesa Cattolica possa stare nel suo territorio, allora deve riconoscere il diritto e il dovere del Papa di nominare i Vescovi cinesi come negli altri paese. Altrimenti la Chiesa Cattolica in Cina esiste solo di nome e non di fatto, oppure diventa una chiesa scismatica, e tanto meno si può chiamare la Chiesa Cattolica.
“Catholic Church in China” ha detto che la Cina ha una propria situazione particolare. Ma ogni paese e ogni Chiesa locale hanno la propria situazione particolare! La nomina dei Vescovi locali da parte del Papa in quanto Successore di Pietro, è un diritto ed anche un dovere, poiché il Papa condivide con loro la cura del gregge che Cristo gli ha affidato, attraverso la predicazione, la santificazione ed il governo.
L’atto di pascere il gregge è fondato sull’Amore, come disse Gesù: “Il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire” (Mc 10,45).
Mi riesce difficile comprendere la posizione di “Catholic Church in China”, forse vuole andare verso la scisma?
“Davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo. Il Signore non ritarda nell'adempiere la sua promessa, come certuni credono; ma usa pazienza verso di voi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi” (2 Pt 3, 8-9).
Nel dispiegarsi dei tempi lunghi e degli spazi, il disegno salvifico di Dio si sviluppa gradualmente, e si realizza non secondo il ragionamento dell’uomo, ma secondo la volontà di Dio.
Secondo alcuni, purchè la Chiesa possa evangelizzare e possa rientrare in possesso delle sue proprietà, non ha importanza la consacrazione episcopale senza mandato del Papa. Questo è il ragionamento dell’uomo!
La volontà di Dio ci richiede l’obbedienza, “obbedire è meglio del sacrificio” (1 Sam 15,22). Il popolo di Dio nella sua situazione concreta, sia in Cina che altrove, si forma in visibile comunione gerarchica. Questa è la volontà di Dio data alla Chiesa attraverso Cristo, come si può non obbedire?
Fin dalle origini la gerarchia della Chiesa salvaguarda la comunione della Chiesa Cattolica e quella tra le Chiese particolari. Quanto a questa salvaguardia, la legge della Chiesa esprime naturalmente la propria disposizione giuridica. Quanto alla nomina dei vescovi da parte del Papa, non c’entra per nulla il conflitto tra la legge della Chiesa e la legge dello Stato.
Essendo un grande paese, ovviamente la Cina permette che la Chiesa Cattolica possa stare nel suo territorio nella forma di una società visibile.
Alcuni paesi che non hanno rapporti diplomatici con la Santa Sede, secondo la normativa internazionale ratificata dall’Onu, permettono tuttavia che il Papa nomini i Vescovi, perché si tratta di un elemento costitutivo del pieno esercizio del diritto alla libertà religiosa. I cattolici in Cina, naturalmente godono dello stesso diritto.
Prega per me!
Teodoro