venerdì 22 giugno 2012

Dialogo con Teodoro

Teodoro rappresenta quelle persone che si interessano della missione e della Chiesa in Cina, pongono delle domande e esprimono opinioni al riguardo. Questo Blog ha pensato di scegliere un tema per volta per aprire un dialogo. Le persone che pongono questioni sono considerate un dono di Dio e perciò le denominiamo con il nome fittizio di “Teodoro”.
Alle persone che risponderanno alle domande, daremo il nome di “Guangqi” (letteralmente “lume rivelante”). E’ un nome che ci ricorda il Servo di Dio Paolo Xu Guangqi, Cattolico Laico Cinese (1562-1633), a cui rivolgiamo le nostre preghiere, perché attraverso la sua intercessione il Signore voglia concederci le grazie di cui abbiamo bisogno, e così affrettare il giorno della sua beatificazione.


Si spera che quanto riportato nel “dialogo con Teodoro” sia veramente “lume rivelante”. ------------------------------------------------------------
018 Sia fatta la volontà di Dio
21 giugno 2012


Caro Teodoro,


Pace nel Signore!


Grazie per la tua lettera, in cui condividi il Comunicato della Commissione della Santa Sede per la Chiesa Cattolica in Cina, dicendo parole che vengono dal cuore: lo sviluppo della Chiesa in Cina non può avvenire sacrificando elementi essenziali della fede e della disciplina cattolica, e danneggiando la comunione ecclesiale.


Condivido pienamente le tue parole. Non si può negare che attualmente lo sviluppo della Chiesa Cattolica in Cina sia abbastanza evidente. Questo dipende da diversi fattori: la Chiesa stessa è impegnata nello sforzo di predicare il Vangelo, molti connazionali aspirano a conoscere il Vangelo di Cristo, inoltre tutta la società è più aperta di 30 anni fa.


Tuttavia la Chiesa è ancora oggetto di un intervento esterno irragionevole. Ad esempio: l’ordinazione episcopale illegittima senza mandato pontificio. Tale ordinazione rappresenta, infatti, una dolorosa ferita alla comunione ecclesiale, e costituisce una grave violazione della disciplina canonica. Perciò il “Codice di Diritto Canonico della Chiesa Cattolica”(Cfr. N.1382) stabilisce gravi sanzioni sia per il Vescovo che conferisce liberamente l’ordinazione episcopale senza mandato apostolico sia per colui che la riceve. La questione della nomina episcopale tocca il cuore stesso della vita della Chiesa. “Infatti, il Papa, quando concede il Mandato apostolico per l’Ordinazione di un Vescovo, esercita la sua suprema autorità spirituale: autorità ed intervento che rimangono nell’ambito strettamente religioso. Non è, dunque, una questione di un'autorità politica, che si intromette indebitamente negli affari interni di uno Stato e ne lede la sovranità” (Lettera ai Vescovi, ai Presbiteri alle Persone consacrate e ai Fedeli laici della Chiesa Cattolica nella repubblica Popolare Cinese, 27 maggio 2007, n.9).


Secondo voci recenti, ad Harbin si sta preparando una ordinazione episcopale illegittima, cioè senza mandato pontificio: forse l’ordinato sarà il Rev. Yue Fusheng. I fedeli locali digiunano e pregano, sperando che alla Chiesa possa essere risparmiata questa ordinazione illegittima. Il 16 giugno, in una intervista all’agenzia “Asia News”, l’Arcivescovo Mons. Hon Tai-fai, Segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, ha espresso la sua partecipazione alle loro preghiere pur essendo lontano. Da alcune informazioni, si è appreso che anche lo stesso Rev.Yue Fusheng si oppone personalmente all’ordinazione illegittima. Se egli insisterà sulla sua posizione, questa ordinazione potrebbe non realizzarsi, e Dio gli donerà tante benedizioni, molte più degli interessi che gli può dare il potere.


In realtà, la nomina episcopale tocca il cuore stesso della vita della Chiesa: secondo la volontà del Signore Gesù, questo è l’ufficio del Papa e del Successore di Pietro. Perciò solo con la nomina del Papa, il rito dell’Ordinazione episcopale sarà una benedizione di Dio.


Così torniamo di nuovo a parlare dell’intervento che viene dalla forza del potere, che non rispetta il Diritto canonico della Chiesa cattolica e crea disagio. Recentemente, durante il rito di una ordinazione episcopale legittima, hanno concelebrato e imposto le mani anche alcuni Vescovi illegittimi. Prima di tutto ciò è vietato dalla legge canonica, e chi ha spinto a tale azione vuole proprio “inquinare” la benedizione divina. La loro vera intenzione è questa: dato che tu sei stato approvato dal Papa, io, proprio con la forza del mio potere, voglio che tu violi la legge canonica, così alla fine un Vescovo che è stato approvato dal Papa non obbedisce alla Chiesa. Allo stesso modo, un Vescovo illegittimo che presiede il rito dell’ordinazione presbiterale, commette anch’egli un simile “inquinamento” .


Caro Teodoro, come tu hai ricordato, il Comunicato della Commissione della Santa Sede per la Chiesa Cattolica in Cina sottolinea che alcuni offuscano il volto della Chiesa in Cina. I partecipanti alla Riunione della Commissione “pur consapevoli delle particolari difficoltà della situazione presente, ricordano che l’evangelizzazione non può avvenire sacrificando elementi essenziali della fede e della disciplina cattolica. L’obbedienza a Cristo e al Successore di Pietro è il presupposto di ogni vero rinnovamento, e ciò vale per tutte le componenti del Popolo di Dio. Gli stessi laici sono sensibili alla chiara fedeltà ecclesiale dei propri Pastori”. (Comunicato al termine della riunione della Commissione per la Chiesa Cattolica in Cina, 26 aprile 2012).


La Chiesa è di Dio, i fedeli obbediscono alla Chiesa, e quelli che obbediscono a Dio, ogni giorno, con tutta la Chiesa, lo supplicano con la preghiera del “Padre Nostro”: “Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra”.


Il Vescovo martire San Cipriano (terzo secolo) afferma: “ perché contro di noi si alza il diavolo ad impedirci di orientare il nostro cuore e le nostre azioni secondo il volere divino. Per questo preghiamo e chiediamo che si faccia in noi la volontà di Dio. E perché questa si faccia in noi abbiamo bisogno della volontà di Dio, cioè della sua potenza e protezione, poiché nessuno è forte per le proprie forze, ma lo diviene per la benevolenza e la misericordia di Dio. (…) amare Dio con tutto il cuore, amarlo in quanto è Padre, temerlo in quanto è Dio, nulla assolutamente anteporre a Cristo, poiché neppure lui ha preferito qualcosa a noi. Volontà di Dio è stare inseparabilmente uniti al suo amore, rimanere accanto alla sua croce con coraggio e forza, dargli ferma testimonianza quando è in discussione il suo nome e il suo onore, mostrare sicurezza della buona causa, quando ci battiamo per lui, accettare con lieto animo la morte quando essa verrà per portarci al premio. Questo significa voler essere coeredi di Cristo, questo è fare il comando di Dio, questo è adempiere la volontà del Padre”(Ufficio delle letture, XI settimana del tempo Ordinario, mercoledì).


Uniti alla preghiera, nell’amore di Cristo, ti invio tanti auguri.


Guangqi

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