mercoledì 20 febbraio 2013

Dialogo con Teodoro

Teodoro rappresenta quelle persone che si interessano della missione e della Chiesa in Cina, pongono delle domande e esprimono opinioni al riguardo. Questo Blog ha pensato di scegliere un tema per volta per aprire un dialogo.

Le persone che pongono questioni sono considerate un dono di Dio e perciò le denominiamo con il nome fittizio di “Teodoro”.

Alle persone che risponderanno alle domande, daremo il nome di “Guangqi” (letteralmente “lume rivelante”). E’ un nome che ci ricorda il Servo di Dio Paolo Xu Guangqi, Cattolico Laico Cinese (1562-1633), a cui rivolgiamo le nostre preghiere, perché attraverso la sua intercessione il Signore voglia concederci le grazie di cui abbiamo bisogno, e così affrettare il giorno della sua beatificazione.

Si spera che quanto riportato nel “dialogo con Teodoro” sia veramente “lume rivelante”.

------------------------------------------------------------

025 Accompagnare il successore di Pietro con la preghiera II    mercoledì 20130220

 

Caro Teodoro

La pace del Signore sia sempre con te!

La rinuncia al ministero petrino, che il Papa Benedetto XVI ha annunciato in latino il mattino del 11 febbraio davanti al Collegio Cardinalizio, ha destato grande stupore in tutti. E’ ovvio che una simile decisione richiede grande fede e coraggio.

 

Il Papa ha detto che “dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando”. In primo luogo, il Papa ha preso questa decisione per la responsabilità nel confronti della Chiesa, dopo una lunga preghiera ed un accurato esame di coscienza.  

Come lui stesso ha spiegato durante l’udienza generale del mercoledì 13 febbraio 2013, Egli ha rinunciato  “per il bene della Chiesa”.  E ha proseguito dicendo che alla Chiesa Cristo “non farà mai mancare la sua guida e la sua cura”. Nell’omelia della liturgia di Mercoledì delle Ceneri, presieduta  da lui stesso nella basilica di San Pietro, il Papa ha parlato della necessità di un “ritorno a Dio”, della “testimonianza”, e del “nostro cammino quaresimale che passa attraverso la Croce”. Ha pure stigmatizzato le colpe “contro l’unità della Chiesa”, e “le divisioni nel corpo ecclesiale”, colpe che hanno deturpato il volto della Chiesa. Ha poi  ha sottolineato che “il ritorno al Signore è possibile” “perché è opera di Dio e frutto della fede”. Questa realtà diventa concreta nella nostra vita   “solo quando la grazia del Signore penetra nell’intimo e lo scuote donandoci la forza di ‘lacerare il cuore’”.

“Vivere la Quaresima in una più intensa ed evidente comunione ecclesiale, superando individualismi e rivalità, è un segno umile e prezioso per coloro che sono lontani dalla fede o indifferenti”. Benedetto XVI ha sottolineato che “il ‘ritornare a Dio con tutto il cuore’ nel nostro cammino quaresimale passa attraverso la Croce, il seguire Cristo sulla strada che conduce al Calvario, al dono totale di sé. E’ un cammino in cui imparare ogni giorno ad uscire sempre più dal nostro egoismo e dalle nostre chiusure, per fare spazio a Dio che apre e trasforma il cuore”. Il card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, era  visibilmente malinconico, quando ha rivolto parole di ringraziamento al Papa.  I lunghi applausi dei fedeli presenti hanno dimostrato l’amore e l’affetto al Santo Padre,  e l’amarezza dei loro cuori per la decisione di  Benedetto XVI.

Pensando ai suoi otto anni di Pontificato, alla sua testimonianza di vita, al suo magistero, e soprattutto alla sua costante ricerca della verità, non possiamo fare a meno di ringraziare il Signore per averci dato un successore di Pietro come Benedetto. Nello stesso tempo, i figli della Chiesa sono venuti da ogni angolo del mondo per esprimere il loro sostegno e simpatia a questo  papa, un padre amabile. Anche i Capi degli Stati da tutto il mondo hanno manifestato la loro stima per questo Papa che passerà  alla storia. 

In questo momento così delicato, la Chiesa ha bisogno maggiormente della nostra preghiera e conversione, perché venga eletto come  vicario di Cristo,  un Papa, che, come Benedetto XVI, sia pieno di saggezza, grazia ed energia. Io credo che la nostra Chiesa in Cina, come ha sempre fatto, non farà mancare la preghiera, la testimonianza di vita cristiana per dare il suo sostegno e amore al successore di Pietro. E non come certe persone, che lo danno con discorsi inopportuni, con attacchi e speculazioni ideologiche. Il Papa 86nne ha detto chiaramente nella sua declaratio, che “per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo”. E “per l’età avanzata, non sono più adatto per esercitare in modo adeguato il ministero petrino”.  Non corrisponde perciò a verità quanto riportato da certi mass media, che distorcendo la verità, hanno detto che il Papa ha rinunciato perché  “malato, sotto la pressione…”.

La rinuncia del Papa al ministero petrino ha dimostrato proprio la sua umiltà. Nello stesso tempo ha dato un buon esempio a tutti vescovi. Il ministero episcopale è conferito per servire il popolo, servire la Chiesa. Se un vescovo per determinati motivi non è più in grado di esercitare questo ministero e servizio,  deve dare le dimissioni al Santo Padre tempestivamente. Il ministero e il servizio episcopale non sono  un potere da abusare, che può causare  smarrimento dei fedeli. Se vi fossero di tali ministri, essi devono rispondere davanti al Signore di tutte le conseguenze. Il potere è la logica di questo mondo, non di Dio.

Alcuni sono preoccupati dal fatto che con la rinuncia del Papa vi sarà Sede Vacante  dal 28 febbraio fino all’elezione del prossimo Papa, e il lavoro della Santa Sede potrebbe essere sospeso o addirittura piombare nel caos. Questa preoccupazione non ha motivo di esistere. Durante questo periodo, tutti i superiori dei dicasteri della Santa Sede si assumeranno  scrupolosamente il loro dovere, esercitando la propria funzione. Tutto procederà normalmente. Soltanto gli affari che spettano di diritto  al Papa, verranno riservati al nuovo Pontefice.

Secondo p. Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede, durante l’udienza generale del mercoledì 13 febbraio 2013, il Papa ha incoraggiato il popolo di Dio, che può sentirsi disorientato in questa situazione, a viverla con fede e serenità nella certezza che la Chiesa è di Cristo.

Incontrando i giornalisti per la terza volta sempre i 13 febbraio, p. Lombardi ha detto, “quando c’è Sede Vacante, i cardinali del mondo si radunano in Vaticano per preparare il Conclave per eleggere il Papa”. Si auspica che il nuovo Papa sia eletto prima della Pasqua. Per quanto riguarda l’elezione del nuovo Pontefice, Papa Benedetto XVI ha detto, “Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio”.

In questa quaresima, dobbiamo pregare e digiunare per accompagnare la Chiesa in questo momento particolare. E imploriamo Dio nell’Anno della Fede perché ci consolidi nella fede, e ci riempia di fiducia ed amore filiale per la Chiesa Universale.

Con la mia preghiera e i miei migliori auguri, nell’Amore del Signore.

Guang Qi

Nessun commento:

Posta un commento