Teodoro rappresenta quelle persone che si interessano della missione e della Chiesa in Cina, pongono delle domande e esprimono opinioni al riguardo. Questo Blog ha pensato di scegliere un tema per volta per aprire un dialogo.
Le persone che pongono questioni sono considerate un dono di Dio e perciò le denominiamo con il nome fittizio di “Teodoro”.
Alle persone che risponderanno alle domande, daremo il nome di “Guangqi” (letteralmente “lume rivelante”). E’ un nome che ci ricorda il Servo di Dio Paolo Xu Guangqi, Cattolico Laico Cinese (1562-1633), a cui rivolgiamo le nostre preghiere, perché attraverso la sua intercessione il Signore voglia concederci le grazie di cui abbiamo bisogno, e così affrettare il giorno della sua beatificazione.
Si spera che quanto riportato nel “dialogo con Teodoro” sia veramente “lume rivelante”.
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005 Associazione Patriottica 18/10/2011
Quang Qi:
La Grazia del Signore sia sempre con te!
“La statua si può rimuovere, ma la dignità e la fede assolutamente no!” è una frase forte e convincente. Ogni volta che sento nominare l’Associazione Patriottica (AP), mi viene in mente spontaneamente la frase del Vangelo: “Nessun servitore può servire due padroni” (Lc 16,13), e provo una certa malinconia nel profondo del mio cuore.
Ho incontrato un sacerdote al servizio della Chiesa fedele (comunemente detta anche “comunità clandestina”). Costoro non vogliono mettersi al servizio della comunità ufficiale, non perché non vogliano essere governati, ma perché non vogliono essere manipolati. Qualsiasi comunità, religiosa o no, deve osservare le leggi della società, e il governo la amministra secondo la legge, permettendole di agire secondo il proprio obiettivo costituente, la sua posizione e i diritti concessi dalla legge, che riguardano anche il possesso dei beni e la facoltà di fare transazioni, etc. In questo campo, ovviamente, il governo ha il dovere di governare e non deve manipolare, tanto meno costringere a fare alcune cose che vanno contro la natura della comunità.
Quang Qi, anzitutto voglio precisare che ci sono persone di tutti i generi, sia nella comunità ufficiale che in quella clandestina.
Per alcuni motivi storici, il governo ha costituito l’Associazione Patriottica (AP) per ogni religione. Ma l’AP ha provocato un grosso problema nella Chiesa Cattolica. Nel suo statuto, l’AP ha dichiarato di applicare “i principi di indipendenza e autonomia, autogestione e amministrazione democratica della Chiesa ”. Questi principi sono in contrasto con la dottrina cattolica. Nella sua Lettera alla Chiesa in Cina del 2007, anche il Santo Padre lo ha ricordato. In realtà l’AP ha sempre svolto un ruolo determinante, sia nelle ultime tre consacrazioni episcopali illegittime che nella partecipazione all’“Ottavo Congresso dei rappresentanti della Chiesa cattolica” dell’anno scorso.
Il sacerdote di cui ti parlo ha tanti anni di esperienza nell’evangelizzazione ed è stato anche invitato a tenere delle lezioni per la comunità ufficiale. Recentemente abbiamo condiviso alcuni problemi pastorali. Infatti alcuni fedeli non hanno consentito di celebrare la Messa ad un Vescovo della Chiesa ufficiale che aveva partecipato all’“Ottavo Congresso”, dopo il suo rientro nella propria diocesi, fino a quando non avesse riconosciuto il suo errore pubblicamente. Ma il Vescovo non lo ha fatto, anzi, ha chiesto ai parroci della diocesi di giustificarlo davanti ai fedeli, perché i fedeli lo accettassero. Ma i sacerdoti si sono mostrati concordi con i fedeli. Così sono nati tanti contrasti, fino alla divisione…. Che cosa dobbiamo fare?
Certamente è un problema che tocca per prima la sua persona. Posso soltanto accompagnare il sacerdote con la preghiera.
Non sono mai contento dell’AP, e questo mi ha provocato non poche critiche. Per “il mio bene”, alcuni fratelli e sorelle che mi conoscono meglio, mi hanno sussurrato in privato: “quello che è di Cesare appartiene a Cesare, quello che è di Dio a Dio. Caro fratello, non insistere! I sacerdoti dell’AP non credono in un altro Dio diverso dal nostro. Il Vangelo che predicano dall’altare non proviene forse dalla stessa nostra Bibbia ? Che ti importa di ciò che è ufficiale o clandestino ? Sono tutte questioni politiche, lascia fare ai politici. A noi basta pregare devotamente, leggere costantemente la Parola di Dio, fare più opere di carità! Lascia perdere la politica! Alcuni presuli partecipano alla vita politica, aderiscono all’AP solo per il bene della diocesi, per il bene dell’evangelizzazione. Tu abbi un po’ di generosità e di lungimiranza, guarda di più l’interesse della maggioranza! Ti prego di essere ragionevole e di non essere testardo!”
Quanto sembrano ragionevoli queste belle parole! Sono così belle da farti persino dimenticare la fede, da farti abbandonare facilmente lo stretto sentiero che conduce verso la verità, per farti percorrere, con comodità e facilità, la larga e luminosa strada della degenerazione!
Nel Credo di Nicea, che recitiamo quotidianamente, c’è una frase che dice “Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica”. Ma in cosa crede l’AP ? Loro applicano l’indipendenza, l’autogestione e l’amministrazione democratica della Chiesa, l’autoelezione e l’autoconsacrazione. Così non riconoscono per nulla l’ufficio del Papa, Successore di Pietro, e non vogliono essere in comunione con il Papa. Ma questa è ancora la fede della Chiesa? Come pastori dei fedeli, se i sacerdoti non danno la loro testimonianza della verità, allora dove ci portano ?
Secondo alcuni presuli, “l’indipendenza e l’autogestione sono la politica dello Stato; l’autoelezione e l’autoconsacrazione sono compito conseguentemente assegnato alle diocesi. Noi che ci troviamo in questa posizione abbiamo le nostre difficoltà indescrivibili, è impossibile farle comprendere ad uno che è fuori. Invece di condannarci, perché non ci dimostrano più comprensione ?”.
In realtà, non mi interessa affatto la politica, detesto tutte le sue contraddizioni. Però possiamo davvero togliere la politica dalla nostra vita? La nostra vita quotidiana è sempre legata alla politica. La politica dello stato parla dello sviluppo, e il mio quartiere dove sono cresciuto è stato demolito in un attimo. La politica dello stato fa si che arricchiscano alcuni per primi, allora tutte le industrie e tutti i settori danno importanza per un verso unilaterale, provocando l’inquinamento dell’ambiente, così i contadini non possono più coltivare la terra. Ora la politica dello stato dice di non badare al contenuto della nostra fede, allora noi dobbiamo forse costruire una grandiosa chiesa cinese senza contenuto, senza testimonianza e senza fede ?
Certamente la fede senza le azioni è morta. Ma l’azione di fede non è solo la preghiera e la devozione privata, occorre osservare i comandamenti, amare il Signore e il prossimo,ed anche testimoniare Cristo Risorto, lo spirito della verità, l’origine della luce, della bellezza e della bontà. Questa testimonianza non è facile né comoda. Per testimoniare il Signore Gesù Cristo, gli Apostoli della comunità primitiva hanno perfino versato volentieri il loro sangue. Se i nostri sacerdoti non possono essere modello di noi fedeli, insegnandoci come vivere la fede, e ci dicono addirittura di essere pedine nel gioco politico per avere una vita comoda, allora come si può radicare la fede nel cuore dei fedeli? Se i comportamenti di alcuni presuli non sono coerenti, si approfondisce la divisione della Chiesa ed aumenta l’indignazione dei fedeli nei confronti di chi predica dall’altare. Per quanto possano essere belle e commoventi, sono soltanto parole ben articolate, che però non hanno alcun legame con la verità della Croce.
Mi auguro che quei sacerdoti che si sono temporaneamente ingannati, possano aprirsi, seguire la guida dello Spirito Santo e ritornare nell’abbraccio della Chiesa insieme ai loro fedeli, abbandonando le politica ambigua dell’AP che cerca solo di corrompere, e lascino al più presto possibile l’AP per evitare di essere manipolati.
Maria, Speculum Justitiae, ora pro nobis!