domenica 15 aprile 2012

与天赐对话

「天 赐」代表着一些关心在中国的教会及其福传使命的人,他们提出有关问题与意见。本博客每次从中选出一些课题,以展开对谈。这些人都被视为天主的礼物,故称之为「天赐」。同时本博客也邀请一些人来回答,而回答者的名字是「光启」,顾名思义,有「以光启照」的涵意。同时这又是为纪念中国教友、天主仆人徐光启(1562-1633),并提醒大家依靠他的转祷,获得奇迹,期盼他能早日列入真福品。这里所写的,希望能发挥「光启」的作用。


016美丽的宗座祭台七120416


天赐:
主内平安!

上次来信,你提到教宗在星期三为朝圣者讲解教父。其实,他在圣枝主日结束道理时也引用了教父克里特的圣安德(Sant'Andrea, Vescovo di Creta)的一段话,来描写我们对主的颂赞和谢意,容我引述:

「因此,让我们谦逊地来到基督面前,铺设的应该是我们自己,不是外衣或无生命的树枝,这些翠绿的枝条很快就会枯萎,只能短暂地使我们赏心悦目。让我们穿上圣宠,更好说,穿上整个的基督,再将自己铺设在地俯伏祂脚下就如铺在地上的衣服......将自己奉献给战胜死亡的基督,我们本身是祂胜利的奖品,再不是那低微的棕榈树枝。」

天赐,每次当教宗执行其伯多禄继承人的职务时,他谦逊地俯伏基督的脚下就如铺在地上的衣服,让基督在他身上经过和行事。美丽的宗座祭台并非为炫耀在世的教宗,而是显扬天上的基督。让我们再聆听他这篇道理的结语:

「对这个宝座祭台的不同元素,我们已作解释了,现在让我们再注视祭台的总体。我们看到整个布局贯穿着一个双重流动:上升与下降。这是信和爱的交流。

此处伯多禄宝座的摆放,非常突出,又在此处有伯多禄宗徒的坟墓,那也是投向天主的爱。其实,信德是走向爱,自私的信仰不会是真实的信仰。

谁相信耶稣基督幷进入爱的动力中,此动力是以圣体圣事为泉源,他必会发现真正的喜乐,也变成有能力按照这个礼物的逻辑去生活。

真实的信德是由爱所点亮,也归向爱,往高处走,就如宝座的祭台升向那明亮的窗户、圣神的荣耀;当朝圣者跨越梵蒂冈圣殿的门槛,这个圣神的荣耀就夺取了他的注意。环绕着那个窗户,可看到天使凯旋和金光四射,两者使这个明窗非常夺目,令人有溢满的感觉,而这感觉在细诉共融于天主的那份丰盈。天主并非孤寂,而是光芒万丈的爱,充满荣耀和喜乐。

天赐,让我们在这宗座祭台前,稍停一下,向天主奉上我们的祈祷!

送上祈祷和祝福,主内挚爱

光启

Dialogo con Teodoro

Teodoro rappresenta quelle persone che si interessano della missione e della Chiesa in Cina, pongono delle domande e esprimono opinioni al riguardo. Questo Blog ha pensato di scegliere un tema per volta per aprire un dialogo.

Le persone che pongono questioni sono considerate un dono di Dio e perciò le denominiamo con il nome fittizio di “Teodoro”.

Alle persone che risponderanno alle domande, daremo il nome di “Guangqi” (letteralmente “lume rivelante”). E’ un nome che ci ricorda il Servo di Dio Paolo Xu Guangqi, Cattolico Laico Cinese (1562-1633), a cui rivolgiamo le nostre preghiere, perché attraverso la sua intercessione il Signore voglia concederci le grazie di cui abbiamo bisogno, e così affrettare il giorno della sua beatificazione.

Si spera che quanto riportato nel “dialogo con Teodoro” sia veramente “lume rivelante”.

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016 Lo stupendo Altare della Cattedra VII 120416



Caro Teodoro

La pace del Signore sia sempre con te!

Nell’ultima lettera hai detto che il Papa, qualche anno fa, ha spiegato i Padri della Chiesa ai pellegrini venuti per l’udienza generale del mercoledì. Comunque ha citato una frase di uno dei Padri della Chiesa, Sant’Andrea, Vescovo di Creta, anche nell’omelia della Domenica delle Palme, per descrivere la nostra lode e il nostro ringraziamento al Signore. Mi permetto di citarla:

«Stendiamo, dunque, umilmente innanzi a Cristo noi stessi, piuttosto che le tuniche o i rami inanimati e le verdi fronde che rallegrano gli occhi solo per poche ore e sono destinate a perdere, con la linfa, anche il loro verde. Stendiamo noi stessi rivestiti della sua grazia, o meglio, di tutto lui stesso ... e prostriamoci ai suoi piedi come tuniche distese ... per poter offrire al vincitore della morte non più semplici rami di palma, ma trofei di vittoria.

Caro Teodoro, ogni volta che il Papa esercita il ministero di Successore di Pietro, si  prostra sempre  davanti a Cristo con umiltà, come una tunica distesa sul pavimento, lasciando che Cristo agisca  tramite Lui. Lo stupendo Altare della Cattedra quindi non è stato costruito per magnificare il Papa nel mondo temporale, ma per proclamare il Cristo dei Cieli. Ascoltiamo ancora una volta il finale di quell’omelia:

Dopo aver considerato i diversi elementi dell’Altare della Cattedra, rivolgiamo ad esso uno sguardo d’insieme. E vediamo che è attraversato da un duplice movimento: di ascesa e di discesa. E’ la reciprocità tra la fede e l’amore.

La Cattedra è posta in grande risalto in questo luogo, poiché qui vi è la tomba dell’apostolo Pietro, ma anch’essa tende verso l’amore di Dio. In effetti, la fede è orientata all’amore. Una fede egoistica sarebbe una fede non vera.

Chi crede in Gesù Cristo ed entra nel dinamismo d’amore che nell’Eucaristia trova la sorgente, scopre la vera gioia e diventa a sua volta capace di vivere secondo la logica di questo dono.

La vera fede è illuminata dall’amore e conduce all’amore, verso l’alto, come l’altare della Cattedra eleva verso la finestra luminosa, la gloria dello Spirito Santo, che costituisce il vero punto focale per lo sguardo del pellegrino quando varca la soglia della Basilica Vaticana. A quella finestra il trionfo degli angeli e le grandi raggiere dorate danno il massimo risalto, con un senso di pienezza traboccante che esprime la ricchezza della comunione con Dio. Dio non è solitudine, ma amore glorioso e gioioso, diffusivo e luminoso.

Teodoro, fermiamoci un attimo davanti allo stupendo Altare della Cattedra innalzando la nostra preghiera a Dio!

Con la mia preghiera e i miei migliori auguri, nell’Amore del Signore.

Guang Qi

venerdì 13 aprile 2012

与天赐对话

「天 赐」代表着一些关心在中国的教会及其福传使命的人,他们提出有关问题与意见。本博客每次从中选出一些课题,以展开对谈。这些人都被视为天主的礼物,故称之为「天赐」。同时本博客也邀请一些人来回答,而回答者的名字是「光启」,顾名思义,有「以光启照」的涵意。同时这又是为纪念中国教友、天主仆人徐光启(1562-1633),并提醒大家依靠他的转祷,获得奇迹,期盼他能早日列入真福品。这里所写的,希望能发挥「光启」的作用。


015美丽的宗座祭台六120413

光启:

主宠日隆!

想不到教宗解说的那「四个铜像」是指东西方的教父,而且有这么深长的意义。看来教宗并非一般「导游」,他是要带领我们往基督那里去,怪不得耶稣对宗徒们说:「听你们的,就是听我。」(路10:16

回想教宗本笃十六世登基不久,在每个星期三接待朝圣者时,常以教父为主题,鼓励教友。自在最初世纪,教友团体的领袖被称为父亲,由此他们便有「教父」之称,他们著作丰富、圣德卓越。教父时代由第二世纪开始。一般学者认为,西方教会最后的一位教父是塞德维利亚(Isidore of Seville +636),而东方的则是若望达玛森(John Damascene +749

很多教父都处于动荡的时期,在他们的年代里,也冒起不少异端,他们都能谨守圣经、传统和宗徒的训诲,并以此全力守护团体的共融,激励信友参与圣事、宣讲福音,并联同教宗,仿效伯多禄宣认耶稣就是基督。

今年圣枝主日,教宗在伯多禄广场举行弥撒,在道理中,作为伯多禄的继承人,再一次宣认纳匝肋人耶稣就是默西亚(基督)。其中,我很欣赏教宗谈到基督的「目光」:

「在此,我们发现一个伟大的讯息,也是今天庆节所带给我们的讯息:就是邀请大家以正确的目光去看整个人类,不同的民族建构了他们的天地、不同的风俗和文明。信友从基督那里领受那受祝福的目光、充满智能和慈爱的目光,能欣赏世界的美丽,能同情弱势的社群。就是在这基督的目光中正好透显出天主的目光,而天主正放眼于祂亲手所创造的一切、垂顾祂爱的人群。」

教宗也引用《智慧篇》的话:「但是,你怜闵众生,因为你是无所不能的,你假装看不见人罪,是为叫罪人悔改。的确,你爱一切所有,不恨你所造的;如果你憎恨什么,你必不会造它。如果你不愿意,甚么东西能够存在﹖如果你不吩咐,甚么东西能够保全﹖」(智慧篇11:24-226)

现在我更明白,上次来信你提到教宗的话:

「在制定法律、发号施令方面,教会绝不我行我素,却受命于天主圣言,并且满怀信德予以聆听、设法了解和生活出来。教会要忠于圣经,在这方面教父在教会团体内一直具有保证人的角色。他们确立牢固、可靠的释经,能够联同伯多禄宝座,建构一个持久和一致的体系。在教父的照明下,教会训导权威对圣经的解读可光照教会在现世的旅程,从而在历史的变迁中,为教会确立稳妥的基础。」

我心里祈求,但愿国内的牧者都能仿效昔日的教父,忠于圣经、忠于传统,常以教宗为共融的核心,同时以言以行鼓励教友读圣经、领圣事、守诫命、传福音。



彼此代祷!

天赐

Dialogo con Teodoro

Teodoro rappresenta quelle persone che si interessano della missione e della Chiesa in Cina, pongono delle domande e esprimono opinioni al riguardo. Questo Blog ha pensato di scegliere un tema per volta per aprire un dialogo.

Le persone che pongono questioni sono considerate un dono di Dio e perciò le denominiamo con il nome fittizio di “Teodoro”.

Alle persone che risponderanno alle domande, daremo il nome di “Guangqi” (letteralmente “lume rivelante”). E’ un nome che ci ricorda il Servo di Dio Paolo Xu Guangqi, Cattolico Laico Cinese (1562-1633), a cui rivolgiamo le nostre preghiere, perché attraverso la sua intercessione il Signore voglia concederci le grazie di cui abbiamo bisogno, e così affrettare il giorno della sua beatificazione.

Si spera che quanto riportato nel “dialogo con Teodoro” sia veramente “lume rivelante”.

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015 Lo stupendo Altare della Cattedra VI 120413

Caro Guang Qi

La grazia del Signore sia sempre con te!

Non avrei mai immaginato che “le quattro statue di bronzo” illustrate dal Papa nella sua omelia, indicassero i Padri della Chiesa, orientale e occidentale, ed inoltre avessero un significato così profondo. Vuol dire che il Papa non è una “guida turistica” qualsiasi, Lui vuole condurci a Cristo. Ecco perché Gesù disse agli Apostoli: “Chi ascolta voi ascolta me” (Lc 10,16).

Subito dopo il suo insediamento,  per incoraggiare i fedeli, Papa Benedetto XVI ha iniziato una serie di catechesi sui Padri della Chiesa nell’udienza generale ogni mercoledì. Fin dai primi secoli infatti, il leader della comunità dei fedeli veniva chiamato “padre”, per questo hanno dato loro il nome di “Padri della Chiesa”. Hanno lasciato una grande ricchezza di opere, virtù eccellente. L’epoca dei Padri della Chiesa inizia dal secondo secolo e, secondo gli studiosi, l’ultimo Padre della Chiesa della Chiesa occidentale è stato Isidoro di Siviglia (+636) e della Chiesa orientale fu Giovanni Damasceno (+749).

Numerosi Padri della Chiesa hanno vissuto in epoche tormentate, durante le quali ci sono state anche non poche eresie, ma loro hanno sempre seguito le Sacre Scritture , la Tradizione e l’insegnamento degli Apostoli, e hanno protetto la comunione della Chiesa con tutte le loro forze, incoraggiando i fedeli a partecipare ai sacramenti, e ad annunciare il Vangelo. Insieme al Papa, hanno imitato Pietro, confermando che Gesù è il Cristo.

Quest’anno la Domenica delle Palme, il Papa ha celebrato la Messa in piazza San Pietro. Nell’omelia, come Successore di Pietro, ha proclamato di nuovo che Gesù di Nazaret è il Messia, il Cristo. Ho apprezzato moltissimo “lo sguardo” di Cristo spiegato dal Papa:

Possiamo scoprire qui un primo grande messaggio che giunge a noi dalla festività di oggi: l’invito ad assumere il giusto sguardo sull’umanità intera, sulle genti che formano il mondo, sulle sue varie culture e civiltà. Lo sguardo che il credente riceve da Cristo è lo sguardo della benedizione: uno sguardo sapiente e amorevole, capace di cogliere la bellezza del mondo e di compatirne la fragilità. In questo sguardo traspare lo sguardo stesso di Dio sugli uomini che Egli ama e sulla creazione, opera delle sue mani.

“Leggiamo nel Libro della Sapienza: «Hai compassione di tutti, perché tutto puoi, chiudi gli occhi sui peccati degli uomini, aspettando il loro pentimento. Tu infatti ami tutte le cose che esistono e non provi disgusto per nessuna delle cose che hai creato; … Tu sei indulgente con tutte le cose, perché sono tue, Signore, amante della vita»” (Sap 11,23-24.26).

Ora ho capito ancora meglio le parole del Papa citate da te nell’ultima lettera: 

“La Chiesa non si auto-regola, non dà a se stessa il proprio ordine, ma lo riceve dalla Parola di Dio, che ascolta nella fede e cerca di comprendere e di vivere. I Padri della Chiesa hanno nella comunità ecclesiale la funzione di garanti della fedeltà alla Sacra Scrittura. Essi assicurano un’esegesi affidabile, solida, capace di formare con la Cattedra di Pietro un complesso stabile e unitario. Le Sacre Scritture, interpretate autorevolmente dal Magistero alla luce dei Padri, illuminano il cammino della Chiesa nel tempo, assicurandole un fondamento stabile in mezzo ai mutamenti storici”.

Prego nel profondo del cuore, perché tutti i pastori del paese possano imitare i Padri della Chiesa del passato, fedeli alle Sacre Scritture, alla Tradizione, che hanno sempre considerato il Papa come centro di comunione. Nello stesso tempo, con le parole e con le azioni, incoraggino i fedeli a leggere la Bibbia, a ricevere i sacramenti, ad osservare i comandamenti, a predicare il Vangelo.

Preghiamo l’uno per l’altro

Teodoro

与天赐对话

「天 赐」代表着一些关心在中国的教会及其福传使命的人,他们提出有关问题与意见。本博客每次从中选出一些课题,以展开对谈。这些人都被视为天主的礼物,故称之为「天赐」。同时本博客也邀请一些人来回答,而回答者的名字是「光启」,顾名思义,有「以光启照」的涵意。同时这又是为纪念中国教友、天主仆人徐光启(1562-1633),并提醒大家依靠他的转祷,获得奇迹,期盼他能早日列入真福品。这里所写的,希望能发挥「光启」的作用。



014美丽的宗座祭台五120412
 

天赐:

主内平安!

来信中你提到教宗奉职时亦须「忠于天主的爱」,很不错的反思。当然,基督显示了天主的爱,每个基督徒便要忠于基督、忠于祂的教会,即从宗徒传下来的教会。具体来说,这份「忠」就是对圣经和教会传统不离不弃。这样基督徒团体便不会「我行我素」,常以圣言为依归。

有关这一点,教宗在解释宗座祭台的道理中,有很好的描写。

「那个庞大的宝座是由四个铜像所支撑,它们代表了四位教父,两位是东方教会的圣师,即金口圣若望和亚大纳削,以及两位拉丁教会的圣师,即圣安博罗削和圣奥斯定。四位人物代表了教会整全的信仰的传统,这意味着在惟一的教会内有真正信仰,但信仰的表达式却多采多姿,非常丰富。」

「祭台上的这个元素告诉我们,爱以信德为依据。人若不再信赖天主,不听从祂,爱就消失。在教会中的一切:圣事、礼仪、福传和爱德,都以信德为依据。教会的法律和权威都是建立在信德基础上。」

「在制定法律、发号施令方面,教会并不我行我素,却受命于天主圣言,并且满怀信德予以聆听、设法了解和生活出来。教会要忠于圣经,在这方面教父在教会团体内一直具有保证人的角色。他们确立牢固、可靠的释经,能够联同伯多禄宝座,建构一个持久和一致的体系。在教父的照明下,教会训导权威对圣经的解读可光照教会在现世的旅程,从而在历史的变迁中,为教会确立稳妥的基础。」



天赐,你有何感想?

送上祈祷和祝福,主内挚爱

光启

Dialogo con Teodoro

Teodoro rappresenta quelle persone che si interessano della missione e della Chiesa in Cina, pongono delle domande e esprimono opinioni al riguardo. Questo Blog ha pensato di scegliere un tema per volta per aprire un dialogo.

Le persone che pongono questioni sono considerate un dono di Dio e perciò le denominiamo con il nome fittizio di “Teodoro”.

Alle persone che risponderanno alle domande, daremo il nome di “Guangqi” (letteralmente “lume rivelante”). E’ un nome che ci ricorda il Servo di Dio Paolo Xu Guangqi, Cattolico Laico Cinese (1562-1633), a cui rivolgiamo le nostre preghiere, perché attraverso la sua intercessione il Signore voglia concederci le grazie di cui abbiamo bisogno, e così affrettare il giorno della sua beatificazione.

Si spera che quanto riportato nel “dialogo con Teodoro” sia veramente “lume rivelante”.

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014 Lo stupendo Altare della Cattedra V 120412

Caro Teodoro

La pace del Signore sia sempre con te!

Nella tua lettera hai menzionato il fatto che il Santo Padre, svolgendo il suo ministero, deve rimanere fedele all’Amore di Dio.

E’ un’ottima riflessione. Cristo ha  manifestato l’Amore di Dio, perciò ogni cristiano naturalmente deve essere fedele a Cristo e fedele alla Sua Chiesa, che è Apostolica. In concreto, questa “fedeltà” significa non abbandonare mai le Sacre Scritture e la Tradizione della Chiesa. Così la comunità non può mai agire seconda la propria volontà, ma deve sempre fare riferimento alla Parola di Dio.

Questo argomento il Papa lo ha spiegato bene nella sua omelia sull’Altare della Cattedra.

La grande Cattedra è sostenuta dai Padri della Chiesa. I due  Padri Orientali , san Giovanni Crisostomo e sant’Atanasio, insieme con i latini, sant’Ambrogio e sant’Agostino, rappresentano la totalità della tradizione e, quindi, la ricchezza dell’espressione della vera fede nella santa e unica Chiesa.

Questo elemento dell’altare ci dice che l’amore poggia sulla fede. Esso si sgretola se l’uomo non confida più in Dio e non obbedisce a Lui. Tutto nella Chiesa poggia sulla fede: i Sacramenti, la Liturgia, l’evangelizzazione, la carità. Anche il diritto, anche l’autorità nella Chiesa poggiano sulla fede.

La Chiesa non si auto-regola, non dà a se stessa il proprio ordine, ma lo riceve dalla Parola di Dio, che ascolta nella fede e cerca di comprendere e di vivere. I Padri della Chiesa hanno nella comunità ecclesiale la funzione di garanti della fedeltà alla Sacra Scrittura. Essi assicurano un’esegesi affidabile, solida, capace di formare con la Cattedra di Pietro un complesso stabile e unitario. Le Sacre Scritture, interpretate autorevolmente dal Magistero alla luce dei Padri, illuminano il cammino della Chiesa nel tempo, assicurandole un fondamento stabile in mezzo ai mutamenti storici.

Tu cosa ne pensi, Teodoro?



Con la mia preghiera e i migliori auguri, nell’Amore del Signore.

Guang Qi



domenica 1 aprile 2012

与天赐的对话


013美麗的宗座祭台四20120402

光啟:
主寵日隆!

其實,當你寫到羅馬教會是在「在愛德中主持」,我不太懂,但我在《天主教教理》第834條,找到「在愛德中主持」的表述。原來「主持」是指享有崇高的地位,這是因為羅馬教會是由教宗、伯多祿繼承人所領導,於是在信德和愛德上一直享有崇高的領導地位。「主持」便是指教宗的「首席權」。事實上,在教宗登機的彌撒中,便提到教宗在實踐伯多祿繼承人的職份上,他「主持」普世教會在愛德上的共融。
「愛德」一詞用在這裡,更具非常豐富的涵意。希臘語αγαπη,拉丁語是caritas,但在漢語聖經(思高版)則有不同的譯法。

「天主是愛」(若一4:8),祂的本質、行動及行動目的都是愛,祂是萬有的根源,那麼人作為有理性的受造物,可從天主那裡領受愛,而所領受的愛,也成為人動力的根源,這樣,他便可以實踐愛。

為基督徒來說,耶穌建立聖事讓我們領受信、望、愛三個超性之德。這裡所言的愛德是超性之德,即「由天主注入信友靈魂的,為使他們能以天主子女的身分事,並掙得永遠的生命。」(《天主教教理》1813)為此,人「藉著愛德我們為了天主自身,愛祂在萬有之上,又為愛天主的緣故,愛人如己。」(《天主教教理》1822

在七件聖事中,聖體稱為愛情的聖事。在早期教會便以「愛」(αγαπη)稱謂「聖體聖事」或「感恩祭」,正因為最後晚餐中,耶穌顯示最偉大的愛情,祂說「人若為自己的朋友捨掉性命,再沒有比這更大的愛情了。我不再稱你們為僕人(…)我稱你們為朋友。」(參若15:13-15

去年六月廿日教宗晉鐸六十週年的彌撒講道中,便以「我稱你們為朋友」來說明司鐸職務是以聖體聖事作為源頭。

我想今年二月十九日在纪念伯多禄宗座的弥撒中,他引用了聖依納爵的名言「在愛德中主持」,不但為解釋宗座祭台,也為提醒自己要忠於天主的愛、忠於伯多祿的牧職。

預祝 復活節快樂!
天賜

Dialogo con Teodoro

013 Lo stupendo Altare della Cattedra IV 20120402

Caro Guang Qi

La grazia del Signore sia sempre con te!

A dire il vero, non capisco molto la frase “presiedere nella carità” che tu scrivi parlando della Chiesa di Roma. Tuttavia, ho trovato la stessa espressione nel Catechismo della Chiesa Cattolica (n.843). Il termine “presiedere” qui indica una prerogativa. La Chiesa di Roma è guidata dal Papa come successore di Pietro, perciò gode una prerogativa di guida nella fede e nella carità. “Presiedere” qui vuole indicare il primato del Papa.

Qui la parola “carità” assume un significato molto ricco. Nella lingua greca, la carità è αγαπη, in latino caritas. Ma nella Bibbia Cinese (pubblicata dallo Studium Biblicum O.F.M. di Hong Kong) ci sono diverse interpretazioni.

“Dio è amore” (1Gv 4, 8). La sua natura, la sua azione e l’obiettivo della sua azione, sono tutto amore. Lui è l’origine di tutto. Essendo creatura razionale, l’uomo è capace di Dio, cioè di ricevere il suo Amore. E questo Amore ricevuto diventa la principale forza propulsiva per il vero sviluppo di ogni persona e dell'umanità intera. Quindi l’uomo può amare.

Per i cristiani, l’istituzione del Sacramento dell’Eucaristia da parte di Gesù, ci ha donato le virtù teologali – fede, speranza e carità -. Qui la carità si intende come una delle tre virtù teologali, che “sono infuse da Dio nell'anima dei fedeli per renderli capaci di agire quali suoi figli e meritare la vita eterna” (1813). Noi uomini, attraverso la carità, “amiamo Dio sopra ogni cosa per se stesso, e il nostro prossimo come noi stessi, per amore di Dio”.(1822).

Nei sette sacramenti, l’Eucaristia è chiamata sacramento dell’amore. Nelle prime comunità cristiane, già chiamavano αγαπη il Sacramento dell’Eucaristia, proprio perché Gesù ha dimostrato il suo grande amore durante l’ultima cena dicendo “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. … Non vi chiamo più servi, ma io vi ho chiamato amici” (cfr. Gv15,13-15).

Nell’omelia del 29 giugno, per i suoi 60 anni di sacerdozio, il Papa ha spiegato che il ministero del sacerdozio ha la sua origine nel sacramento dell’Eucaristia, proprio da quel “vi ho chiamato amici”.

Secondo me, il Papa ha citato la famosa frase di Sant'Ignazio di Antiochia, “presiede nella carità”, non solo per spiegare l’Altare della Cattedra, ma anche per richiamare a se stesso l’impegno di essere fedele all’Amore di Dio, al ministero petrino.

Ti anticipo gli auguri di Buona Pasqua!

Teodoro