lunedì 25 luglio 2011

与天赐的对话

天赐」代表着一些关心在中国的教会及其福传使命的人,他们提出有关问题与意见。本博客每次从中选出一些课题,以展开对谈。这些人都被视为天主的礼物,故称之为「天赐」。同时本博客也邀请一些人来回答,而回答者的名字是「光启」,顾名思义,有「以光启照」的涵意。同时这又是为纪念中国教友、天主仆人徐光启(1562-1633),并提醒大家依靠他的转祷,获得奇迹,期盼他能早日列入真福品。这里所写的,希望能发挥「光启」的作用。

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001 弃绝与悲痛?

亲爱的天赐,主内平安!
最近,在乐山(29.06.2011)和汕头(14.07.2011)两次非法祝圣主教之后,圣座也分别发表声明,您问:为何两次声明中先指出有人受「弃绝」又在最后提到教宗的「悲痛」?
天赐,假如我没有懂错,您所言的「弃绝」是指即两名非法领受主教圣秩的神父已处於绝罚中。是吗?
骤眼看来,绝罚看似弃绝,但又不完全是。教会的绝罚是一种被称为「治疗性」的惩罚。此罚禁止受绝罚者领受一些神益,因而悔改、修补关系,随即便可重享所有恩宠和圣事的神益。「自科」绝罚的实施,本来是不需要公开声明,谁也不喜欢这种声明,更何况教宗。可是,基於情况所需,為了维护教会的神益和有关神父的好处,“为使他的灵魂在主的日子上可以得救”(格前77)。应该说,绝罚并不是弃绝,因为受绝罚者基于圣洗仍然是基督奥体的肢体。圣座不得不作此声明。或许你早有所闻。
这里我想对教宗的「悲痛」作一些解释。其實,不但教宗感到悲痛,而且很多其他的人也深情地分担他心头之痛。
就在教宗庆祝他晋铎六十周年之日,这位神父兄弟非法地领受主教圣秩。这自然使教宗的庆典黯然失色,并留下伤心的回忆。
六月二十九日那天,我在圣伯多禄大殿参与教宗弥撒,他的道理非常吸引人,谈到与耶稣的友谊在司铎生活中极为重要。
「『我不再称你们为仆人而是朋友』,按当时礼仪的涵意,这句话是用来将赦罪权委托给新司铎。」
对这话教宗却有不可言喻的感受,每个司铎都是耶稣亲自所选的朋友。
耶稣召选我为友,接待我到晚餐厅中,与其他的夥伴一起,祂面对所有夥伴,对每个人都非常了解,也让每个人努力深入地认识祂。祂把行事的代权交托给我,这使我几乎害怕起来,因为我获授权柄,能合法地说和做只有天主子才能做的事:我宽恕你的罪过。」
通过赦罪权的委任,祂容我一窥人的罪恶之深重和主的崇高,为了人,主受尽煎熬,因此祂让我直接感觉主爱的伟大。」
你们不再是仆人:这话语重心长,使我喜上心头,却又诚惶诚恐,如是过了数十年,常经历到自己的软弱和主无量的慈爱。」
晚餐厅、害怕、宽恕、人的罪恶之深重、主的崇高、喜上心头、诚惶诚恐、软弱和慈爱等的表述,反映出教宗的心态。
六十寒暑,奉守铎职,忠随基督,热爱教会,确是非一般的见证、漫长的「殉道」。七月九日适逢中华殉道瞻礼,那天又来了很多传闻,继乐山事件之后,又将在汕头上演非法祝圣主教的事件,但同时又听说,国内不少神长、司铎、修道人士、教友等都勇於为信仰见证。
圣父自然感到悲痛,然而那两份声明也可能使两位受绝罚者感到忧苦。可是「按照天主圣意而来的忧苦,能产生再不反悔的悔改,以至于得救;世间的忧苦却会招致死亡。」(格後7:10
亲爱的天赐,让我们与教宗同心合意,献上祈祷,为求恒心之恩,使国内教会的兄弟姊妹常能在信德中坚定不、忠贞不二;为求罪人的皈依,尤其那些现时非常有需要的人士。

送上祈祷、祝福
友人光启

Dialogo con Teodoro

Teodoro rappresenta quelle persone che si interessano della missione e della Chiesa in Cina, pongono delle domande e esprimono opinioni al riguardo. Questo Blog ha pensato di scegliere un tema per volta per aprire un dialogo.

Le persone che pongono questioni sono considerate un dono di Dio e perciò  le denominiamo con il nome fittizio di “Teodoro”.

Alle persone che risponderanno alle domande, daremo il nome di “Guangqi” (letteralmente “lume rivelante”). E’ un nome che ci ricorda il Servo di Dio Paolo Xu Guangqi, Cattolico Laico Cinese (1562-1633), a cui rivolgiamo le nostre preghiere, perché attraverso la sua intercessione il Signore voglia concederci le grazie di cui abbiamo bisogno, e così affrettare il giorno della sua beatificazione.

Si spera che quanto riportato nel “dialogo con Teodoro” sia veramente “lume rivelante”.  

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001 Ripudio o Rammarico?

Caro Teodoro (in cinese Tianci), 
Pace e Bene!

Dopo le ordinazioni episcopali illegittime (OEI), cioè, quella di Leshan (29.06.2011) e quella di Shantou (14.07.2011), la Santa Sede ha emesso rispettivamente due dichiarazioni.
Mi hai domandato: perché in ambedue si parla del “ripudio” ed alla fine anche del “rammarico”.

Caro Teodoro, se ti capisco bene, per “ripudio”, intendi dire la scomunica dichiarata verso i vescovi consacrati illegittimamente. Vero?

Beh! A prima vista, la scomunica sembra un ripudio. Ma non è tutto vero. Di fatto, la scomunica è una pena “medicinale” per la quale, attraverso la privazione di certi beni spirituali, lo scomunicato possa pentirsi, ottenere l’ammenda, e di seguito avere di nuovo tutti i beni della grazie e dei sacramenti. La scomunica latae sententiae , di per sè, avviene senza il bisogno di una dichiarazione. Una tale dichiarazione non fa piacere a nessuno, e tanto meno al Santo Padre. In certe circostanze, però, tale dichiarazione della scomunica è necessaria per il bene della Chiesa e dell’interessato, “affinché lo Spirito possa ottenere la salvezza nel giorno del Signore” (1 Cor 5, 5). Bisogna dire che la scomunica non è un ripudio perché lo scomunicato rimane sempre membro del corpo mistico di Cristo grazie al suo battesimo. Forse, questo lo sai già.

Vorrei interpretare un po’ quel sentimento di “rammarico” del Santo Padre. Non solo Sua Santità lo ha subito, ma anche moltissimi altri condividono la sua sofferenza intima. 

Nel giorno in cui il Santo Padre celebrava il 60° anniversario della sua ordinazione presbiterale,  è avvenuta l’OEI di questo fratello sacerdotale. E’ sempre un fatto che eclissa la gioia della celebrazione e che rimane come memoria triste.   

In quel giorno (29.06.2011) partecipavo alla Santa Messa del Papa nella basilica di S. Pietro. La sua omelia era molto interessante. Egli ha parlato dell’importanza vitale dell’amicizia con Gesù nella vita sacerdotale.  

“Non vi chiamo più servi ma amici”. (…) “Secondo l’ordinamento liturgico di quel tempo, quest’acclamazione significava allora l’esplicito conferimento ai sacerdoti novelli del mandato di rimettere i peccati”.

Il Santo Padre provava un sentimento indescrivibile. E’ Gesù, infatti, che sceglie e considera amico ogni sacerdote.

“Egli (Gesù) mi chiama amico. Mi accoglie nella cerchia di coloro ai quali si era rivolto nel Cenacolo. Nella cerchia di coloro che Egli conosce in modo del tutto particolare e che così Lo vengono a conoscere in modo particolare. Mi conferisce la facoltà, che quasi mette paura, di fare ciò che solo Egli, il Figlio di Dio, può dire e fare legittimamente: Io ti perdono i tuoi peccati.”

“E mediante il mandato di perdonare, Egli mi permette di gettare uno sguardo nell’abisso dell’uomo e nella grandezza del suo patire per noi uomini, che mi lascia intuire la grandezza del suo amore.”

“Non siete più servi ma amici”: questa è un’affermazione che reca una grande gioia interiore e che, al contempo, nella sua grandezza, può far venire i brividi lungo i decenni, con tutte le esperienze della propria debolezza e della sua inesauribile bontà.”

Sono espressioni del suo stato d’animo, quali: Cenacolo, paura, perdono, l’abisso dell’uomo, grandezza del Suo amore, gioia grande, i brividi, debolezza, e bontà.  

Sessant’anni di servizio sacerdotale, costituiscono una testimonianza non indifferente di fedeltà a Cristo e alla Chiesa. E’ un martirio prolungato. Il 9 luglio ricorre la festa dei Martiri Cinesi. In quel giorno sono già arrivate le notizia di un'altra imminente OEI (Shantou), ma allo stesso tempo anche quelle che rapportano la testimonianza della fedeltà dei presuli, sacerdoti, persone consacrate, e i fedeli.

Il Santo Padre ha naturalmente subito il “rammarico”, ma forse le dichiarazioni hanno rattristato gli scomunicati. La tristezza secondo Dio produce un pentimento che porta alla salvezza, ma la tristezza del mondo genera la morte (2 Cor 7, 10-12).  

Caro Teodoro, ci uniamo con il Santo Padre nelle preghiere per la perseveranza dei fratelli e le sorelle della Chiesa in Cina che stiano fermi ed uniti nella fede, e per la conversione dei peccatori, e sopratutto, di quei che ne hanno tutt’ora tanto bisogno.

Con affetto,
Guangqi

martedì 12 luglio 2011

This time we would like to share Some Questions regarding the event of Leshan, China - 这一次,我们分享有关乐山事件的问题。

我们分享有关乐山事件的问题。

绪言
- 针对乐山非法祝圣主教事件(2011629日),圣座发表了声明(201174日),中国教友对此声明提出疑问,万民福音传播部予以回应。
- 此回应完全出自牧民的关怀。
- 书写答案时,已咨询了一些教会法律专家的意见。

有关雷世银神父
1. 雷神父现在已经被自科绝罚了吗?
对!雷神父在未经教宗委任接受主教祝圣时,已经招致自科绝罚(见《法典》1382),其后圣座发表声明,将之公告于世。就教会的处罚而论,绝罚是极为严厉的形式。被绝罚的人被排除在有形可见的信友的共融之外。


2. 此类公开声明意味着什么? 在教会内把有关的「自科」的处罚,发表公开声明,旨在明确告知触犯这一条例的人已受到了教会《法典》所规定的惩处;并让教友们知悉犯法者在法典方面所处的位置。就目前案例而言,此声明也为激励雷神父立即向圣座表达悔意(《法典》1382)。同时,这一公开声明要求在中国的教会(即主教、司铎、修会会士和平信徒)采取果断行动抵制任何形式的非法祝圣主教。每当情况所迫——尤其当人灵的益处面临严重危害时,对圣座来说,宣布绝罚是「义不容辞的」。

3. 绝罚是否意味着被驱逐出教会? 被绝罚者并非被逐。教会有两个幅度,一个是有形可见的,另一个是无形神妙的。就有形可见的社会意义而言,被绝罚者承担所有法律的后果(《法典》1331),受到某程度的革除,不得主动地参与公教团体的生活。而同一个被绝罚者,因着圣洗圣事仍然是教会成员——基督奥体的肢体。这就是为什么他还能投靠圣座的原因,圣座是他唯一能够求得修和的场所。

4.《法典》1331条的法律效应是什么?
受到绝罚的人不得举行弥撒圣祭、施行或接受圣事、或者不得承担任何教会公职。尽管他已领受主教圣秩,但无权管辖教区。那么,神职人员和教友们(除非在极其严重的情况下,例如濒死的情况)不仅不能从被绝罚者处领受圣事,还不得让他在任何形式的礼仪或者教会仪式主持或履行职务;如果他不遵守禁令,则应暂停有关礼仪或者仪式。简而言之,此类处罚剥夺了被绝罚者的某些神益,并通过此类「治疗性」的惩罚,使他能尽快达至真正的悔改。


5.雷神父可以获得宽恕吗? 可以的。 「公开声明」正是为此目的而发表的。雷神父应立即向圣座请求宽恕。然后,他要严格执行圣座的指示。以后,圣父将根据其真实的悔改,取消对他的绝罚。在此之前,他仍是被绝罚的。

6.
一旦雷神父的绝罚被取消,他是否可以自动地履行主教的职务呢? 绝不可以。取消绝罚是一回事;而委以主教职务又是另一回事。两者绝对不相混淆。圣座一直说明基于​​一些十分严重的理由,不可把主教职务委托给雷神父。换言之,尽管他的绝罚可被取消,但他始终不能象主教一般行事,不可配戴任何主教标志、服饰,不可有主教的称谓。


有关祝圣者主教
7.
其他七位祝圣者主教们目前是什么状况呢?
作为祝圣者的主教们,按教会的法律规定,已面临《法典》的严厉处罚(《声明》04.07.2011),其涵意是「有外在犯罪行为者,即推定应负罪责;但显有反证者,不在此限」(《法典》1321§3)。 「被推定的罪责」是指已有充分理由去确立这些主教们因非法祝圣主教而犯下了严重违纪行为。除非相反的证据得以确立,他们则被推定为陷于绝罚中。

8.
他们可以继续照常奉行牧职吗? 不可以。直到他们「被推定的罪责」尚未取消之前,他们不可照常奉行主教的职务。


9. 他们应该做什么呢?
首先,也是最重要的,他们有责立即向圣座请求宽恕,说明他们参与非法祝圣主教的原因,并等候圣座的答复。

10.
如果参加祝圣的主教在良心上认为他自己没有受到绝罚又会怎么样呢? 「良心」是神圣的场所,在这里,有关的主教们要对天主诚实。无论如何,其他人不能看到他的良心。直到「被推定的罪责」被取消以前,有关的主教应回避公开履行牧职。同时,他仍有责任向圣座请求宽恕。



11, 神职人员和教友应避免领受他们所施行的圣事吗? 对!他们应该避免。这并不是因为神职人员和教友们可以评断有关主教的良心,而是因为他们的「被推定的罪责」尚未取消。


12. 一位祝圣者主教的「被推定的罪责」尚未取消, 那么神职人员和教友们还能做什么呢? 首先,他们应该坚定信仰、坚持维护团体的合一。他们的主教既然尚有「被推定的罪责」,那么有关此情况,便要尽量鼓励神职人员和教友为他祈祷;必要时,以教会的训导,晓以大义。非法祝圣主教不仅严重违反纪律,或者使教义模糊起来,而且更为严重的是深深地伤害了教会共融。 祈祷是至为重要的,使我们的牧者们能够常常得到主的坚定和陪伴。事实上,在中国受人景仰的主教大有人在。圣父(教宗)说:「我们应为这些坚贞而备受磨难的主教的存在感谢天主。他们按天主教的传统接受了主教祝圣礼,就是说,在与伯多禄的继承人、罗马的主教的共融中、遵循了天主教的礼规、借主教们的手既合法又有效地获得祝圣(《教宗本笃十六世致在中华人民共和国的天主教会的主教、司铎、度奉献生活者及教友的信》,8)。

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Some Questions regarding the event of Leshan, China

Preliminary Remarks
-          This is a response from the CEP to questions raised by the faithful in China regarding the Declaration of the Holy See (04.07.2011) on the illegitimate episcopal ordination of Leshan (29.06.2011).
-          The response given here is of merely pastoral concern.
-          Some experts of Canon Law have been consulted in articulating the answer.

Regarding Fr. Paul Lei Shiyin

1.      Is Father Paul Lei Shiyin now in the state of latae sententiae excommunication?
Yes! By the very act of receiving episcopal ordination without the pontifical mandate, Fr. Lei has already incurred the latae sententiae excommunication (See Can. 1382) which is further “declared” publicly by the Holy See. Excommunication is a very severe form of penalty in the Church that excludes the excommunicated person from the visible communion of the faithful.

2.      What does it mean by a public declaration of this kind?
A public declaration of a latae sententiae penalty in the Church is intended to make it clear to the offender that he has incurred the prescribed canonical sanction, and to make known to the faithful the canonical situation of the offender. In the present case, it is also meant to summon Fr. Lei to repent at once by approaching the Holy See (Can. 1382). At the same time, this public declaration urges vigorous action to be taken by the Church in China (namely Bishops, Priests, Religious, and Laity) to resist any form of illegitimate episcopal ordination. A declared excommunication is a “must” for the Holy See, if circumstances should at any time oblige and, above all, when the good of the souls is seriously at stake.

3.      Does excommunication mean being expelled from the Church?
No. The Church has both visible social and invisible mystical dimensions. The excommunicated person to a certain extent is excluded from active participation in Catholic community life in a visible social sense with all its juridical effects (Can. 1331). The same person by virtue of the baptism still remains a member of the Church ---- the mystical body of Christ. That is why he can still approach the Holy See which is the only place he can go for reconciliation.

4.      What are the juridical effects of Can. 1331?
The excommunicated person is forbidden to celebrate the Holy Mass, to administer/receive sacraments, or to hold any ecclesial office. He, though ordained bishop, has no power to govern the diocese . Thus, priests and faithful (except for grave cause, e.g., in point of death) should not only avoid receiving sacraments from him, but also keep him away from celebrating all forms of liturgy or Ecclesial ceremony, and to suspend the liturgy or ceremony, in case he does not observe the prohibition. In short, such penalty deprives the excommunicated person from some spiritual good, so that through this “medicinal” penalty he may soon come to real repentance.

5.      Can Fr. Lei be forgiven?
Yes. The “public declaration” is meant precisely for that. Fr. Lei has to immediately approach the Holy See for forgiveness. Then, he has to implement meticulously the instruction given to him by the Holy See. Afterwards, the Holy Father, based on his true repentance, removes his excommunication. Until then, he will remain excommunicated. 

6.      Once his excommunication is removed, can Fr. Lei automatically exercise the episcopal ministry?
No, he cannot. The removal of excommunication is one thing; and the episcopal appointment is another. These two things are distinct. The Holy See has so far expressed that for some serious reasons Fr. Lei cannot be appointed bishop. In other words, even if his excommunication is removed, he is not entitled to acting like a bishop, wearing a bishop’s insignia, and being addressed as bishop.

Regarding the Consecrating Bishops
7.      What is the current status of the seven consecrating bishops?
They have exposed themselves to the grave canonical sanctions laid down by the law of the Church (Declaration 04.07.2011). This means that “when an external violation has occurred, imputability is presumed unless it is otherwise apparent” (Can 1321, §3). The “presumed imputability” means that there is a sufficient reason to ascertain that these bishops actually committed a grave act of indiscipline through the illegitimate episcopal ordination and, thus, are presumed to have incurred the excommunication, unless the contrary is proved.

8.      Can they continue their normal episcopal ministry?
No, they may not do so, as long as their “presumed imputability” is not removed.  

9.      What should they do?
First and foremost, it is their duty to immediately approach the Holy See for forgiveness and to explain reasons for which they have participated in the illegitimate episcopal ordination and wait for the reply from the Holy See.

10.  What, if a consecrating bishop in his conscience holds that he has not incurred the excommunication?
“Conscience” is a sacred place where the bishop in question has to stay honest to God. However, other people cannot see through his conscience. As long as the “presumed imputability” is not removed, the bishop in question has to abstain from all public ministries. In the meantime, he remains obliged to approach the Holy See.

11.  Should their priests and faithful avoid receiving sacraments administered by them?
Yes, they should, not because the priests and faithful are in a position to judge the conscience of the bishop in question, but because the “presumed imputability” is not yet removed.

12.  What else can the priests and faithful do when the “presumed imputability” of a consecrating bishop is not yet removed?
First of all, they should remain firm in their faith and keep safeguarding the unity of the community. As to their bishop with “presumed imputability”, the priests and faithful are very much encouraged to pray for him and to remind him, when needed, of the teaching of the Church. Illegitimate episcopal ordination does not only violate seriously the discipline or obfuscate the doctrine, but above all profoundly wounds the communion of the Church.  

Prayer is of utmost importance that our pastors be always strengthened and accompanied by the Lord. In fact, in China there are admirable bishops. “We must thank the Lord”, said the Holy Father, “for this constant presence, not without suffering, of Bishops who have received episcopal ordination in conformity with Catholic tradition, that is to say, in communion with the Bishop of Rome, Successor of Peter, and at the hands of validly and legitimately ordained Bishops in observance of the rite of the Catholic Church.” (n.8 Letter of Benedict XVI to the Church in China).

* by Fides News Service